Marco Penati prende un volto e lo moltiplica; ma non lo clona, non lo ripete.
Letteralmente lo fa essere in mille modi diversi, dando origine al diverso e al molteplice, senza mai replicare l’identico. La sua arte ci mette di fronte, colpiti e un po’ sgomenti, all’infinito gioco delle differenze che rendono ogni volto diverso dall’altro; e lo vediamo toccando, accarezzando, soppesando, osservando nei dettagli questi piccoli incredibili volti che proprio quando perdono anche ogni traccia di bocche, nasi ed occhi mantengono una forza espressiva che è propria dello stupore della diversità.